L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui doppi ex di Parma e Palermo, gara che si disputerà sabato al Tardini.
Campioni del mondo, bandiere, capitani e anche meteore. I doppi ex tra Parma e Palermo sono a decine. Dietro la sfida di sabato pomeriggio tra emiliani e rosanero ci sono anche diversi intrecci. Una sfilza di giocatori che hanno incantato il Barbera, alcuni, e di veri e propri oggetti misteriosi che non sono riusciti ad imporsi in Sicilia, al contrario di quanto fatto in Emilia. Tra questi i più illustri sono certamente Zaccardo, Barone e Gilardino. Tre che hanno alzato la coppa del mondo al cielo nel 2006. Il primo, difensore, arrivò nel capoluogo siciliano nel campionato di Serie A 2004-2005, quello del ritorno nella massima serie del Palermo, per rinforzare il pacchetto arretrato a disposizione di Guidolin, che lo aveva già avuto al Bologna.
Da lì diventò uno dei punti fermi della squadra rosanero anche in Serie A, totalizzando 161 presenze (di cui 9 in Coppa Uefa), realizzando anche 9 reti e fornendo 4 assist. Il secondo, Barone, centrocampista dopo esser cresciuto nelle giovanili del Parma, passa in rosanero dal club gialloblù anche lui nell’anno nel 2004 per 5 milioni di euro restando al Palermo per due stagioni, entrambe trionfali e nelle quali riesce a conquistare e giocare in Europa. Discorso diverso per Gilardino che sbocciò con il Parma a suon di gol, per poi passare al Milan. A Palermo, il Gila, arriva a fine carriera e resta per una stagione riuscendo comunque a trascinare i rosanero ad una salvezza che ha ancora il sapore dell’impresa. Ma non solo, perché tra i calciatori che hanno lasciato il segno in entrambe le squadre ci sono sicura-mente Simplicio e Bresciano (unico calciatore australiano nella storia del Palermo). I due centrocampisti, voluti fortemente dal presidente Zamparini, passati entrambi da Parma a Palermo hanno scritto alcune delle più belle pagine del percorso nella massima serie fatto dai rosa-nero, tra gol pesantissimi e storici.