L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’assalto al Bari da parte del Palermo.
Tre gol il Palermo e tre gol il Bari il distacco in classifica immutato. Prevedibile, perché il calendario offriva avversari abbordabili alle prime due della classe.
Sabato il Palermo ha fatto strame della Paganese, ieri il Bari ha passeggiato ad Andria. In attesa dello scontro diretto che si giocherà al «Barbera» il 19 dicembre, lo slalom parallelo proseguirà anche nelle prossime settimane, perché gli ostacoli sono pressoché simili. Sabato il Bari giocherà con il Latina (17 punti), il giorno dopo il Palermo andrà a Picerno (17 punti), poi inizieranno le salite per entrambe (Avellino e Taranto per i pugliesi,. Monopoli e Catania per i rosanero).
La speranza è che il Palermo non perda terreno e, anzi, che riesca anche a ridurre i quattro punti che lo separano attualmente dal Bari. La quadra ormai è stata trovata, il 3-5-2 sembra l’abito perfetto per il Palermo. Bravo Filippi a confezionarlo al momento giusto. Il tecnico ci ha messo un po’ a trovare le misure adatte per la squadra, ha insistito su qualche «taglio» sbagliato (il 3-4-2-1 era un modulo poco equilibrato) ma ha dimostrato di possedere buon senso e di non essere un integralista, come gli veniva rimproverato ad inizio campionato. Adesso, però, bisogna continuare a spingere forte sull’acceleratore. Pensare che il più è fatto sarebbe un errore gravissimo. Se il Palermo vuole continuare a braccare il Bari, non può permettersi di abbassare la guardia, come ha detto giustamente Filippi nel dopo partita con la Paganese.
La sensazione è che il Palermo ora sia diventato una squadra era e che possa lottare davvero per il primo posto. A patto di non montarsi la testa.