Gds: “Palermo: vertice al capezzale delle strade a pezzi. Chiesto l’aiuto delle partecipate”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul vertice al Comune per le strade dissestate a Palermo.

Ieri al Comune era previsto un vertice sull’emergenza buche nelle strade. Un pericolo costante a cui ieri il Giornale di Sicilia ha dedicato ampio spazio. Ma di ciò che è accaduto, delle decisioni che sono state prese, di come si intenda andare avanti nessuno dice nulla. Come se fosse un segreto di Stato. O forse perché non si ha alcuna soluzione da proporre alla città. L’assessore ai Lavori pubblici, Maria Prestigiacomo, responsabile del problema per competenza, tiene un profilo bassissimo: «Arriverà un comunicato stampa».

Di cui non ci sarà traccia sino a tarda sera. Intanto le voragini sui marciapiedi e sulle vie aumentano, sprofondano di più, s’allagano aggravando la situazione. E le reazioni politiche sull’argomento fioccano, come quella del capogruppo di Iv, Dario Chinnici: «L’elenco delle scuse che il sindaco Orlando prova ad accampare per giustificare il disastro delle buche non sembra avere fine. Una sequela di bugie che provano maldestramente a coprire il fallimento di questa amministrazione, incapace di garantire il servizio di manutenzione».

Tutto questo accade mentre altri fronti di preoccupazione si fanno avanti, come quello del Ponte Corleone. Una relazione della Icaro progetti (inviata al Comune) getta nuove ombre sulla stabilità della struttura su via Regione Siciliana. Si parla di «forte degrado», di «una vistosa e preoccupante lesione su un pilastro», giunti da cui si notano «infiltra zioni che proseguono nella fessura del pilone». Insomma, parole gravi, inquietanti. E i tecnici che firmano la relazione (gli ingegneri Marcello Arici e Michele Granata) suggeriscono ad esempio di «innalzare a 60 chilometri orari la velocità di percorrenza in modo da ridurre il traffico e fluidificarlo perché non è consigliabile lo stato attuale, in cui il ponte appare sovraccaricato». Sempre per evitare un peso eccessivo alla struttura, gli ingegneri consigliano di «chiudere gli innesti delle corsie laterali per evitare che i veicoli entrino trasversalmente nelle zone iniziali del ponte».