L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla questione relativa alla vecchia società.
La Corte federale d’appello, infatti, ha inflitto sanzioni pari a un anno di inibizione per Emanuele Facile e sei mesi di inibizione per Andrea Bettini, rispettivamente amministratore delegato e consigliere d’amministrazione dell’Us Città di Palermo in due fasi diverse della stagione 2018/19, l’ultima prima del fallimento della
società rosanero.
I due dirigenti del «vecchio» Palermo, lo scorso marzo, hanno visto rinviato proprio alla corte federale il ricorso presentato al Collegio di garanzia dello sport del Coni, in merito alla sentenza del Tribunale federale nazionale che aveva irrogato le stesse pene confermate in quest’ultimo verdetto. Per la Procura federale, sotto la gestione Facile si è avuta «una reale perdita di esercizio pari a 10.466.000 euro circa con conseguente erosione totale del patrimonio societario (che si sarebbe attestato su un valore negativo di 19.953.000 euro circa)», mentre a Bettini viene contestato il mancato sollecito di «utili interventi di ricapitalizzazione idonei al risanamento della società».