Gds: “Palermo, Valente&C: è festa sui social”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro il Modena e la festa social.
La vittoria ottenuta contro il Modena ha sicuramente caricato il popolo rosanero, ma anche gli stessi calciatori. Vincere in questa maniera, recuperando per ben due volte da una situazione di svantaggio e poi riuscire a segnare ben cinque reti è davvero qualcosa che fa crescere l’autostima. Se poi lo fai in casa e davanti a più di 22 mila tifosi, tutto assume un valore ancora più significativo. E quando si ottengono determinate vittorie, viene spontaneo esprimere la propria felicità attraverso i propri account social, con Instagram a recitare la parte da protagonista.
Tutino, tra i più attivi in questo senso, ha racchiuso in un solo post tanti significati: «Oltre alla mia prima gioia personale, una grandissima rimonta e 3 punti che significano tanto per il nostro cammino. Bravo Vido, felice per te», con un chiaro riferimento al proprio compagno per la prima rete con il Palermo. Lo stesso numero 19 ha voluto scrivere qualcosa dopo la rete del definitivo 5-2 al Modena: «Fare gol al Barbera davanti a dei tifosi così in questa serata è stato fantastico! Contento del risultato e ora lavoriamo ancora più duramente per continuare a sognare in grande! Forza Palermo», sono le parole dell’ex Atalanta.
Si è limitato a un semplice «Uniti! Forza Palermo», invece, Edo Soleri, sempre più nei cuori dei tifosi rosanero e venerdì sera assoluto protagonista dell’incontro, che poi ha terminato con la fascia da capitano al braccio dopo l’uscita dal campo di Valente. Ed è proprio il numero 30 del Palermo che si è sbizzarrito più di tutti nel post partita, condividendo tante storie su Instagram, taggando i propri compagni e alla fine pubblicando una immagine di gruppo sotto la curva Nord e scrivendo «Magici». Una parola che racchiude tutto ciò che venerdì ha significato la vittoria ottenuta contro il Modena, che ha lanciato i rosanero defintivamente in piena zona play-off.