L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Nicola Valente, esterno del Palermo:
«A 23 anni ho dovuto comprare il mio cartellino – spiega l’ala rosanero – e ho investito su me stesso. Non avevo procuratori e sono stato vincolato alla stessa società fino a 25 anni, ho sofferto tanto perché mi si venivano negate delle possibilità.
Palermo è una piazza irrinunciabile, quando mi hanno chiamato sono partito l’indomani per firmare. Il tempo di fare i biglietti, questa città non ha nulla a che fare con la Serie C. Avevo altre possibilità, ma non potevo
fare altre scelte. Sono stato a Siracusa, inoltre avevo parlato già in passato di Palermo con Berti.
Carrara? Lì ho avuto il mio anno migliore e con lui ho un rapporto particolare. Mi ha augurato di giocare a Palermo prima o poi ed è successo. È felice per me, così come Baldini. Spero tanto di poter fare qualcosina di più – prosegue – ma ogni giocatore punta ogni anno a fare il meglio, a provare di arrivare nelle prima posizioni e vincere il campionato. Qui penso che l’obiettivo sia arrivare pronti alla prima di campionato, nel migliore dei modi possibili. Questo è l’obiettivo iniziale. Girone C? Lo conosco bene, avendo già giocato a Siracusa. Adesso però sono nella piazza migliore per il salto. Nel corso della mia carriera ho sempre ritenuto che l’allenatore dovesse decidere dove farmi giocare.
Nasco come esterno sinistro, ma quest’anno ho giocato qualche partita a destra. Se per il tecnico non è un problema, sarò ben lieto di fare anche il difensore o la punta. Quando Boscaglia ha firmato ero contentissimo, ci ho giocato contro e ho sempre trovato squadre insidiose, che hanno vinto campionati. È un martello, lo conosco per fama, ma sono contento di essere allenato da lui».