L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione del Ponte Corleone.
Un ponte Bailey da costruire a fianco del ponte Corleone. Qualcuno aveva invocato l’intervento dell’esercito per risolvere in qualche modo il problema del traffico in viale Regione Siciliana, visti i disagi alla circolazione e in considerazione dei tempi, prevedibilmente lunghi, di intervento per mettere in sicurezza la struttura stessa, e il Comune ci ha pensato davvero, ad una soluzione di questo tipo, per cercare di alleggerire la situazione. La risposta da parte dell’esercito però, purtroppo, è stata negativa: il progetto non è fattibile.
Il no è arrivato dopo un sopralluogo allo scopo di verificare la realizzazione del ponte stradale attraverso l’impiego di materiale da ponte Bailey, al fine di assicurare il collegamento stradale sull’interruzione che sovrasta il fiume Oreto costruendo appunto una struttura «in parallelo» al Corleone, e il tutto è stato messo nero su bianco dal quarto reggimento Genio Guastatori, che hanno inviato la relazione al Comune.
Durante la ricognizione, sono emersi molti elementi di criticità che rendono l’opera non fattibile: una solo «spalla» esistente (e non due) sulla quale avrebbe dovuto poggiare il Bailey, la luce dell’interruzione che necessita di due appoggi su pila, l’altezza dell’impalcato da ponte a terreno (superiore ai 30 metri) tale non consentire il raggiungimento del piano d’appoggio con pile regolamentari, la forte pendenza delle scarpate dell’interruzione non consentirebbe, anche con minori altezze da terra dell’impalcato, la realizzazione delle pile. Non solo: al Comune era stato evidenziato che l’opera sarebbe stata comunque subordinata «all’ottenimento da parte dell’Ente stesso anche di tutte quelle autorizzazioni previste per opere di tale natura, incluse quelle a carattere ambientale, paesaggistico e naturalistico».