Come evidenziato da Massimiliano Radicini nel Giornale di Sicilia in edicola oggi, il Palermo si distingue come la miglior difesa del campionato nei primi tempi. I rosanero, considerando esclusivamente i primi 45 minuti, hanno subito appena 4 gol sulle 11 reti complessive incassate in queste prime tredici giornate di Serie B. Un dato che certifica la qualità del lavoro di mister Dionisi nell’impostare la squadra e nel prepararla a gestire l’avvio delle partite.
Un ulteriore segnale positivo emerge dalle gare casalinghe al Barbera, dove il Palermo ha subito solo 2 reti nei primi tempi, un risultato condiviso in campionato solo con il Bari. Nei prossimi due turni, in cui ospiteranno Sampdoria e Spezia, i rosanero dovranno cercare di confermare questa solidità difensiva iniziale. Con una media di soli 0,3 gol subiti a partita nella prima frazione, il Palermo si posiziona tra le squadre che approcciano meglio alle gare, dimostrando solidità e concentrazione fin dal fischio d’inizio.
Analizzando i gol subiti nei primi tempi, spiccano alcuni episodi sfortunati: dall’autogol di Nedelcearu contro il Pisa alla rete di Fumagalli contro il Cosenza, fino al tiro-cross di Tello nella sfida con la Salernitana e al gol di Bracaglia contro il Frosinone. Tuttavia, è nella ripresa che emerge un quadro diverso: 7 reti incassate nei secondi 45 minuti, con una media di 0,53 gol a partita. Questo rende il Palermo la settima difesa più perforata della cadetteria nei secondi tempi, evidenziando una tendenza che necessita di essere invertita.
Come sottolinea Radicini, molti di questi gol pesanti sono arrivati nei finali di gara, come il gol allo scadere contro il Brescia all’esordio, i due subiti contro il Modena e quello di Pandolfi al Barbera contro il Cittadella. Dionisi e il suo staff dovranno lavorare su questo aspetto per migliorare la tenuta della squadra nella ripresa e conquistare punti cruciali per risalire in classifica.
La difesa del Palermo, solida nei primi tempi, può rappresentare un punto di partenza importante, ma occorrerà maggiore attenzione e sacrificio nei secondi 45 minuti per completare il lavoro e rilanciare le ambizioni di classifica dei rosanero. Un passo necessario per accorciare il divario con le posizioni di vertice.