Gds: “Palermo, ultima chiamata. Col Sassuolo fai la grande”
Ai blocchi di partenza, nessuno avrebbe immaginato un divario così netto tra Sassuolo e Palermo. Entrambe considerate tra le principali candidate alla promozione in Serie A, arrivano alla penultima gara del girone d’andata con destini opposti. Da un lato, il Sassuolo ha rispettato i pronostici e vola ai vertici della classifica; dall’altro, il Palermo è invischiato in un vortice di difficoltà tecniche ed emotive, lontano dalle aspettative iniziali.
Come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, per i rosanero parlare di promozione, al momento, appare irrealistico. Tuttavia, un risultato positivo contro la capolista potrebbe rappresentare quel trampolino necessario per restituire fiducia e serenità a una piazza che non riesce più a sognare. La contestazione aperta dei tifosi, esplosa dopo la sconfitta contro il Catanzaro, ha messo nel mirino sia la società – accusata di scelte di mercato poco convincenti – sia i giocatori, ora chiamati a rispondere sul campo.
Tifosi in rivolta, squadra in silenzio
Il City Football Group ha vissuto la settimana più difficile da quando ha preso le redini del club. Fischi e cori di protesta hanno accompagnato l’ultima partita, segno di una frattura tra squadra e ambiente. I giocatori, chiusi nel silenzio, vogliono che a parlare sia il campo, dimostrando che i giorni trascorsi in ritiro e la rabbia agonistica possano diventare lo slancio per una svolta stagionale.
Il rullo compressore Sassuolo
Ma di fronte c’è un Sassuolo lanciatissimo. Grosso, grande ex della sfida così come Dionisi, guida una squadra che ha già conquistato 40 punti in 17 giornate, con sei vittorie consecutive e 11 successi nelle ultime 13 gare. I neroverdi vantano il miglior attacco (38 gol) e la seconda miglior difesa (14 reti subite) della Serie B, viaggiando a un ritmo che non solo li proietta verso la Serie A, ma li mette in corsa per battere il record di punti del Benevento (86) nella stagione 2019/20 e persino quello del Palermo (85) nel 2013/14, sebbene in quel caso le partite fossero 42 e non 38.
Sfida tra ex e obiettivi opposti
Quella del Mapei Stadium non è una partita come le altre. Fabio Grosso, oggi al Sassuolo, e Alessio Dionisi, ex allenatore neroverde, si ritrovano contro in una sfida carica di significati. Se da un lato il Sassuolo vuole consolidare il proprio dominio, dall’altro il Palermo cerca disperatamente un risultato che possa rianimare una stagione fin qui deludente.
La speranza rosanero è che questa volta, a differenza delle troppe occasioni mancate, una buona prestazione si accompagni anche ai tre punti. Perché senza vittorie, il sogno promozione rischia di restare solo un’illusione.