Gds: “Palermo, Tutino spalla per Brunori o punta del tridente: tutte le opzioni”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Gennaro Tutino arrivato ieri al Palermo e tutte le opzioni con il quale Corini potrà usare l’ex Parma.
Se c’è un motivo per cui Tutino non si è espresso al meglio a Parma, è per la necessità di tenerlo parecchio largo sul fronte d’attacco. Sia nel 4-2-3-I che nel 4-3-3, il nuovo innesto in casa rosanero ha faticato a giocare come esterno offensivo, specialmente nel primo modulo, in cui si è praticamente disimpegnato da classica ala da centrocampo, più che da trequartista.
In maglia granata ha vissuto probabilmente la sua miglior stagione in carriera, alle-nato da Castori e utilizzato come seconda punta in un 3-5-2 classi-co, al servizio di un centravanti boa (Djuric o Gondol). A Palermo non troverà un compagno di reparto di quel tipo, quanto più un attaccante mobile e opportunista alla Brunori, ma è con lui che è destinato a far coppia da qui a fine stagione.
E lo stesso Tutino sotto sotto è entusiasta all’idea di condividere il postoli davanti col vice capocannoniere della B. Nei piani tattici di Corini, in questo 4-3-3 «ibrido» che si trasforma per l’appunto in un 3-5-2 tra fase di non possesso e ripartenze, Tutino partirebbe sulla carta come esterno d’attacco. A sinistra, con Di Mariano destinato a prendere il posto che finora è stato di Valente, almeno da quando i rosa hanno dovuto rinunciare per infortunio a Elia. Il dilemma a cui hanno assistito a Parma, però, non dovrebbe ripetersi: la posizione da esterno è infatti relativa, perché il compito principale di Tutino sarà quello di affiancare Brunori.
Quello che Di Mariano ha dovuto fare in tante occasioni, dimostrando però di non avere la giusta lucidità sotto porta, in un ruolo che effettivamente non è il suo. Giocando da seconda punta, invece. Tutino è andato per due volte in doppia cifra in Serie B: la prima volta a Cosenza all’esordio tra i cadetti (10 gol in 33 presenze, con Maniero o Litteri a fargli da boa), poi per l’appunto a Salerno (13 marcature in 36 partite), senza mai perdere il vizietto per l’assist (cinque a Cosenza, sei con la Salernitana).