Gds: “Palermo. Trovato con un cappio al collo, il mistero del migrante”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vicenda relativa all’uomo trovato morto in via Nenni.

Tutto lascia pensare a un suicidio ma alcuni punti ancora da chiarire sulla fine di un uomo di 40 anni hanno spinto il magistrato a disporre l’autopsia. Il corpo di A. R., originario del Bangladesh e da tempo residente nella zona di San Lorenzo, è stato trovato ieri mattina in via Nenni, in un tratto di strada vicino a via Enzo Biagi chiuso da tempo. Una corda intorno al collo annodata a mo’ di cappio e l’altra estremità fissata a una ringhiera, un’impiccagione che, in se alle prime valutazioni, sembrerebbe da attribuire alla volontà dello straniero di farla finita.

A scoprire il cadavere sono state le guardie giurate di una compagnia privata di vigilanza che avevano da poco cominciato il turno di lavoro. Sul posto sono arrivati gli agenti delle volanti e i carabinieri, che hanno avviato i primi accertamenti. La zona è stata delimitata con il nastro a strisce bianche e rosse per consentire agli investigatori e al medico legale di compiere i rilievi  e la prima ispezione sul corpo (non sarebbero stati trovati segni di violenza sul corpo se non quelli dello strangolamento). La vittima non aveva documenti con sé e i poliziotti, ai quali sono affidate le indagini, si sono messi al lavoro per identificare lo straniero. La salma è stata poi trasferita all’istituto di Medicina legale del Policlinico, dove verrà compiuta l’autopsia. Un esame che servirà a stabilire le cause del decesso. Gli agenti sono andati alla ricerca delle persone che vivevano con il quarantenne e i suoi conoscenti, si sono messi all’opera per ricostruire la vita di A. R., tentare di capire se fosse entrato in contrasto con qualcuno o se attraversasse un periodo difficile, se avesse confidato a qualcuno i suoi problemi. Sul caso sono in corso indagini.

Dalla raccolta delle prime testimonianze non sembrerebbero emergere elementi significativi per fare luce sul giallo. E, così, bisognerà attendere l’esito degli accertamenti per saperne di più. Non lontano dal luogo in cui ieri mattina è stato ritrovato il corpo di A. R., la scorsa estate fu scoperto in un maneggio il cadavere di un uomo di 45 anni, anch’egli originario del Bangladesh. La polizia avviò le indagini per chiarire le cause del decesso e, dopo vari accertamenti, emerse l’ipotesi di un omicidio. L’autopsia rivelò una ferita al petto procurata con un oggetto tagliente. L’uomo era stato trovato con indosso soltanto un tanga e un reggiseno, un abbigliamento intimo da donna che lasciò immaginare strani giochi sessuali. I dipendenti del maneggio avevano detto di non avere mai visto l’uomo lì, di non conoscerlo.