Gds: “Palermo: «Troppe tasse, Orlando non firmi il piano»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle troppe tasse del Comune di Palermo.
«Il sindaco si fermi. E a Roma non vada a firmare il patto che svende la città, quel piano di riequilibrio che prevede benefici di gran lunga inferiori ai sacrifici imposti ai cittadini». Le opposizioni tornano all’attacco sul tema più caldo del momento e invitano Leoluca Orlando a stoppare la procedura che entro martedì dovrebbe concordare con Palazzo Chigi per accedere al contributo a fondo perduto in cambio di alcune misure di contenimento della spesa e di aumento delle entrate che l’amministrazione, per i prossimi vent’anni, si impegna a mantenere.
Ma ci sono contestazioni a partire sul quantum che tocca a Palazzo delle aquile. «Si era partiti – spiega Ugo Forello – dai 450 milioni previsti nella prima bozza del piano ai 188 del cosiddetto emendamento Evola che in Aula aveva ricalibrato il contributo ed è stato approvato così». Ieri, durante la conferenza stampa, è stata rivelata la nuova stima al ribasso arriva dal ministero dell’Economia: il contributo sarà di 180 milioni, con una decurtazione di altri 8 milioni circa (a cui va aggiunto un contributo di circa 57 milioni già incassato). Questo comporterà un ritocco ulteriore dell’addizionale Irpef che era stata raddoppiata dallo 0,8 per mille all’1,7 (portando il gettito da 51 a 100 milioni) e ora sarà ulteriormente alzata portando il gettito a 108 milioni. Questa la prospettiva per i prossimi vent’anni: tanto dovrebbe durare il piano di riequilibrio che “pretende” che l’equivalente di un quarto del contributo debba ricavarsi dalle misure di contenimento da avviare.