L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara giocata ieri al Barbera da Palermo e Foggia e vinta dai rosanero.
«Zdenko» Zeman alla vigilia l’aveva detto: non vengo da nemico. Ed ha mantenuto la promessa. Del resto gli amici veri si vedono nel momento del bisogno. C’è voluto un Foggia a dir poco generoso per tirare su il morale dei fans rosanero e regalare alla squadra di Filippi una vittoria più facile del previsto nonostante le assenze di Buttaro, Silipo, Valente e Dall’Oglio, che non al meglio è entrato nella ripresa.
Una vittoria che consente di insediarsi al terzo posto in classifica, di mantenere a sette punti il distacco dal Bari capolista e di affrontare le prossime gare con un pizzico di fiducia in più. Il successo del Palermo è stato largo e meritato perché nel calcio non sono concesse debolezze né errori, la squadra di Filippi ha sfruttato al meglio le occasioni avute in contropiede ma va detto che tutti e tre i gol del Palermo sono nati da grossolani errori degli avversari.
Errori in cui incorrono spesso le squadre di Zeman. Difesa alta, esasperato possesso di palla per non lanciare lungo, ricerca continua dello scambio stretto anche in situazioni di pericolo. Tutte situazioni che conosciamo bene e che comportano tecnica sopraffina e rapidità, qualità assai rare in Serie C. Così il Palermo ha praticamente chiuso il conto in venti minuti, con destrezza e lucidità. Venti minuti in cui i giocatori del Foggia – a dir poco leziosi, per non dire presuntuosi – hanno concesso ai rosanero almeno tre facili battute a rete.