L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che a Modena si è fatto rimontare 2-2.
Le parole di Dionisi, pronunciate alla vigilia della trasferta di Modena e dopo il rocambolesco 2-2, suonano come un appello. Prima aveva sottolineato che “serve un campionato da 8, oggi siamo al 6”, e dopo la partita ha ribadito che “il carattere è mancato in alcuni momenti”. Adesso spetta ai giocatori rispondere a questo richiamo, poiché lo scenario delle rimonte subite si ripete fin dal ritorno in Serie B con l’avvento del City Football Group, traducendosi in punti persi, occasioni sprecate e delusioni per i tifosi.
La partita contro il Modena ne è l’ennesima prova: una squadra che non riesce a mantenere alta l’attenzione e costante il rendimento per novanta minuti. Brillante e propositivo nel primo tempo, il Palermo è apparso timido e impacciato nel secondo. Il dato sui tiri parla chiaro: 10-4 a favore dei rosanero nei primi 45 minuti, ma 12-2 per il Modena nella ripresa, con la rimonta da 0-2 a 2-2 come naturale conseguenza.
Dal 2022 ad oggi, il Palermo ha dilapidato un doppio vantaggio in sette occasioni. Il Pisa ne è stato protagonista ben tre volte, ma altre rimonte dolorose sono arrivate contro squadre come Brescia, Parma, Cremonese e, più recentemente, Modena. Questi episodi mettono in luce una fragilità psicologica che la squadra non sembra aver superato, nonostante il cambio di guida tecnica. Infatti, la maggior parte dei giocatori schierati a Modena erano già parte del Palermo nelle stagioni precedenti.
Ora inizia una settimana cruciale: sabato la Reggiana arriverà al Barbera, e la squadra dovrà dimostrare di aver trasformato la frustrazione per il risultato sfumato in rabbia agonistica. Tuttavia, sarà fondamentale che questo impegno duri per l’intera partita, non solo in una fase. La distanza dal vertice inizia a crescere e la pazienza dei tifosi, considerando le alte aspettative estive, sta diminuendo. Anche quel “6 in pagella” di Dionisi potrebbe sembrare fin troppo generoso se la situazione non migliora.