L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle tragedie che in questi giorni hanno visto due giovani vite coinvolte.
Spiaggia o piscina. Non solo un luogo di relax e svago, purtroppo. In appena due giorni c’è chi ha perso la vita dopo essersi immerso nelle acque del mare di Termini Imerese e chi ora lotta contro la morte dopo un bagno in piscina a Villagrazia di Carini.
Vittime in tenera età. Sette anni il bambino che ieri era in piscina con la sorella gemella. Appena 4 anni Bryan, risucchiato giovedì, festa della Repubblica, in una zona di vortici a Termini. Una spiaggia dove i divieti di balneazione sono affissi da anni ma non vengono mai rispettati. Per la morte del piccolo il pm di Termini Imerese Lorenza Turnaturi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo: decisa l’autopsia, che si terrà lunedì alla Medicina legale del Policlinico e per questa ragione il magistrato, attraverso i carabinieri, ha fatto notificare un avviso di garanzia al papà e alla mamma, Giovanni Puccio e Giovanna Di Fatta.
Si tratta di un atto dovuto, dato che si tratta di un accertamento considerato «irripetibile», che per poter essere opposto ai sospettati deve prevedere la loro partecipazione, con difensori o consulenti. I due coniugi, straziati dal dolore, hanno nominato l’avvocato Giulio Bonanno. L’ipotesi, il sospetto, è che i genitori abbiano omesso di sorvegliare il piccolo, contribuendo a causare la loro morte. Il difensore conta di dimostrare l’estraneità di entrambi rispetto a questa ipotesi.