L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che oggi affronterà la Ternana.
Rispetto alla partita di Bolzano il Palermo cambierà qualcosa. Intanto a destra dovrebbe rientrare Valente, Verre sta meglio ma andrà in panchina. Non ci saranno gli infortunati Graves e Sala e nella formazione titolare dovrebbero trovare conferma Marconi e Masciangelo. A centrocampo Gomes non si discute, Segre a Bolzano ha fatto benino e non è dispiaciuto Broh. Resterebbe fuori Saric, che a Bolzano ha giocato (male) solo un tempo e che nonostante effimeri miglioramenti non riesce a trovare una collocazione stabile nello scacchiere di Corini.
Broh sembra favorito inizialmente: almeno sfrutta il suo dinamismo. Saric oggi è uno dei rosa a cui si può e si deve chiedere di più. Un altro è Tutino, che forse ha ancora bisogno di tempo per cominciare a parlare lo stesso linguaggio di Brunori. Ma che per le sue caratteristiche consente il passaggio al 3-5-2. Dovrebbe restare fuori, come è accaduto contro il Frosinone, Di Mariano, che a Bolzano ha giocato come Saric solo il primo tempo. È una situazione complicata, perché Di Mariano, voluto fortemente da Corini che l’aveva allenato a Novara, è considerato uno dei punti fondanti del nuovo Palermo.
I numeri però non sono a suo favore: un solo gol in ventiquattro presenze. E se nel 4-3-3 ha potuto giocare nella sua posizione naturale (a Lecce lo scorso anno fu decisivo) col passaggio al 3-5-2 spostato a destra sta faticando. Ma vale il discorso fatto per Saric, Di Mariano è un patrimonio importante del club, potrebbe essere la «bandiera» dei prossimi anni. La possibilità di agganciare un posto nei play-off dipende anche dalla sua capacità di esprimersi al meglio. Qualsiasi sia il modulo.