L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle scelte del tecnico Filippi in vista della sfida contro il Taranto.
Un attacco a ritmo di… samba. No, il Palermo non ha acquistato calciatori brasiliani, ma ne ha due in rosa che in Brasile sono cresciuti. Guarda caso, le due punte che si contendono una maglia per la sfida di domani a Taranto. Brunori e Soleri, infatti, portano con sé un pizzico di anima carioca, avendo vissuto parte della loro infanzia in terra brasiliana. Soleri, capocannoniere dei rosanero in questa stagione, ha anche mosso i primi passi da calciatore lì: è in Brasile che ha frequentato la sua prima scuola calcio, più precisamente a San Paolo, dove il papà si trasferì da Buenos Aires, rimanendovi con la famiglia per cinque anni. Storia diversa da quella di Brunori, che però in Brasile c’è nato sempre per impegni lavorativi della famiglia, ma è tornato in Italia dopo aver compiuto tre anni.
Però Filippi, dopo averli lanciati in coppia nell’esordio in Coppa Italia di C col Picerno, non li ha più riproposti insieme dal primo minuto. Gli ha concesso solamente poco più di mezz’ora a Vibo Valentia, nel derby con l’Acr Messina, uno scampolo di gara in cui è stato premiato con la rete, realizzata proprio da Soleri.
Un segnale da cogliere, sebbene negli ultimi due giorni il tecnico abbia continuato a lavorare sul 3-4-2-1 con altre soluzioni. Ma se, nel continuo mischiare le carte, stavolta Filippi stesse «nascondendo» la formula con le due punte? Anche perché, rivedendo bene l’ultima gara di campionato, Soleri non è che abbia giocato da punta vera e propria.
Anzi, ha agito qualche metro dietro Brunori, oltre che più defilato sulla sinistra. Quasi da trequartista, in pratica, senza variazioni di modulo.