L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su uno scippo avvenuto in via Maqueda.
Mercoledì scorso, ore 18,17 e una manciata di secondi, in via Maqueda una telecamera della videosorveglianza registra la gente passare a piedi. Si vede arrivare uno scooter guidato da un giovane con in testa un casco bianco. Incrocia una ragazza che cammina con gli occhi sul suo smartphone; la supera, le gira alle spalle senza che lei si accorga di nulla e l’affianca. Poi il conducente, la mano destra alla manopola dello sterzo, allunga la sinistra con una mossa secca e le porta via il telefonino. Lo scatto di lei, nel tentativo vano di rincorrerlo, dura qualche passo ma lo scippo è riuscito.
I carabinieri indagano sul colpo messo a segno in pieno centro partendo dalle tracce lasciate nei filmati delle telecamere. C’è un numero di targa da cui partire, anche se spesso gli scippatori usano mezzi rubati, a cui accostare i dettagli dell’abbigliamento e la descrizione della corporatura di chi è riuscito a portare a termine l’azione. Un caso, quello di via Maqueda, che segue in ordine di tempo un’altra serie di scippi in centro. Lo confermano i militari che ricordano come nel centro storico «ultimamente è stato registrato un aumento dei reati predatori» portati a termine o tentati.
Nonostante la presenza delle forze dell’ordine. I carabinieri impiegano «giornalmente 40 pattuglie del Radiomobile, delle stazioni e delle due compagnie del territorio che hanno proprio lo scopo di contrastare questo tipo di reati». Poi l’appello alla collaborazione: «Ciò che è utile è che i cittadini ci dicano subito ciò che vedono chiamando il 112, perché questo permette alle pattuglie che sono impiegate sul territorio di raggiungere immediatamente» i responsabili degli scippi. Il raid di mercoledì scorso avrebbe più di un’analogia con quello di sabato 15 gennaio. Stessa strada, via Maqueda, stesso sistema col conducente dello scooter ad affiancare le vittime da derubare. In quel caso, alle 16, era finita nel mirino una donna di 60 anni a cui era stato portato via il telefono cellulare. Lo stesso bandito alle 17,30 avrebbe tentato di scippare un’altra donna che passeggiava in compagnia del nipote lungo corso Vittorio Emanuele.