L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul problema delle tasse non pagate nella città di Palermo.
A prescindere dalla pandemia, la tendenza è sempre stata quella di non pagare. Servizi scadenti nonostante le stellari aliquote dei tributi. L’ultimo dato fornito in una relazione riservata del ragioniere generale, parla di un buco finanziario che si è allargato da 27 a 80 milioni.
Verificando i numeri dei bilanci 2019 delle sette città italiane più grandi, Palermo è fanalino di coda come quota di tributi non riscossi (Tari, Imu, Tosap…). Su 590 milioni di entrate iscritte la riscossione è stata di appena 328 milioni, lasciando un residuo di quasi 262 milioni.