Gds: “Palermo, summit di Cosa nostra ai Cantieri Navali”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su un summit di Cosa nostra ai Cantieri Navali raccontato da un collaboratore di giustizia.
Il magazzino è in via Cimbali, a due passi dai via Don Orione e appartiene ai Cantieri Navali. In realtà, dice l’ultimo collaboratore, lì dentro si svolgevano summit di mafia. I locali erano a disposizione delle famiglie che da sempre controllano la cosca dell’Acquasanta: i Galatolo, i Fontana, i Ferrante, tutti più o meno imparentati tra loro.
In quel deposito che doveva ospitare cavi, tubi e attrezzi da lavoro, si trattavano invece affari criminali. Pizzo, messe a posto, droga, i boss discutevano sicuri che nessuno si avvicinasse, intorno giravano le ronde dei «picciotti».
Il racconto di Giovanni Ferrante è appena accennato nelle dichiarazioni depositate due giorni fa al processo che si svolge con il rito abbreviato a carico di oltre 60 presunti affiliati e fiancheggiatori del clan, ma su questi incontri nei locali in uso alla più grossa azienda privata della città ci sono diversi accertamenti in corso. Chi erano i partecipanti di quei summit, quando si sono visti l’ultima volta, quali decisioni sono state prese in questo magazzino? Gli inquirenti della direzione distrettuale antimafia ed i finanzieri del nucleo valutario stanno lavorando per dare risposte a queste domande.