Gds: “Palermo Stop ad allagamenti e sporcizia. Lagalla «avverte» le partecipate”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli allagamenti in città dopo il maltempo delle scorse ore.

Il sindaco mette subito le cose in chiaro. E dà una sferzata alle aziende partecipate che ovviamente non lascia molto contenti i manager chiamati in causa. Roberto Lagalla parla di competitività, di costi, di inefficienze. Per dire che il tempo è finito, si va verso un modello per cui la gestione pubblica di alcuni servizi essenziali non è un tabù impossibile da smantellare. Il tema è stato affrontato ieri mattina, giornata di approfondimento promossa in città da Utilitalia (la federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) e organizzata congiuntamente alle aziende associate Amg Energia (distribuzione gas, energia, pubblica illuminazione) e Amap (servizio idrico) con la partecipazione delle più rappresentative utilities del Sud Italia.

Ad avviare il confronto è stato il primo cittadino. Dietro le quinte è apparso mal disposto per gli allagamenti dell’altra notte che fanno tornare a galla (è il caso di dirlo) i problemi eterni di una città che rischia di non cambiare mai. «Le aziende di servizi assumono una valenza particolare e oggi più che mai devono essere sottoposte ai principi fondamentali della competitività del mercato e della qualità –ha detto Lagalla –. Chi si affida ancora a vecchi concetti del tutto pubblicistici e privi di ogni tipo di controllo, sbaglia dimensione o sbaglia tempo».

Un messaggio che è apparso chiaro riguardo alla possibilità di una gestione «allegra» delle partecipate. Il sindaco si cala nella sua realtà e dice: «Dopo aver messo a posto i conti, dobbiamo dare risposte ai cittadini, lavorando alla trasformazione delle partecipate pubbliche in aziende che abbiano chiara evidenza dei risultati, chiedendo piani industriali da sottoporre a due diligence (valutazione e controllo, ndr)». Poi ha affondato il dito nella piaga: «Non possiamo avere una città non pulita, non illuminata, che si allaga quando piove. L’amministrazione comunale sta cercando di mettere uno dopo l’altro i mattoni della ricostruzione, che non è facile ma è l’unica strada affinché la città recuperi prospettiva e dimensione europea».