L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul nuovo Palermo che ora vince anche quando va in difficoltà.
Poiché il calcio non è una scienza esatta (per fortuna, altrimenti vincerebbero sempre le stesse…), dopo, sedici secondi della ripresa la partita ha cambiato volto con quel fallo su Brunori. Il Palermo ha segnato su rigore con lo stesso Brunori (che attributi il ragazzo dopo i tre errori dal dischetto!) e in scena è andato il copione visto tante altre volte con le «big». I rosa hanno aspettato con giudizio, difendendosi in maniera ordinata, tant’è che la Reggina di occasioni colossali non ne ha avute e ha pareggiato solo grazie ad un «gollonzo».
Tre mesi fa il Palermo avrebbe accusato il colpo e probabilmente avrebbe anche rischiato di perdere, questo però è un Palermo diverso che ha fede nei propri mezzi e consapevolezza assoluta di potersela giocare con chiunque. Che l’abbia decisa un giocatore subentrato dalla panchina, che fin qui non aveva avuto gloria e che è anche un reduce dalla cavalcata nei playoff C, è un «quid» in più.
Il Palermo adesso sa di poter contare anche su Soleri, in attesa di scoprire definitivamente gli acquisti del mercato invernale. La classifica è una goduria, come lo sono anche le tre vittorie di fila e i nove risultati utili consecutivi. Di fatto, il Palermo si è iscritto al club di quelle «big» che in casa ha sempre battuto. Il sesto posto autorizza i sogni, ma a patto che si giochi sempre con la stessa umiltà di questo super ciclo vincente.