PALERMO

Gds: “Palermo. Stadio, i consiglieri comunali sfrattati dalla tribuna autorità”

 

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui consigliari comunali “sfrattati” dai loro posti in tribuna al Barbera per le gare casalinghe del Palermo.

Recentemente, si è verificata una situazione piuttosto controversa per i consiglieri comunali legata all’accesso allo stadio comunale Renzo Barbera, a Palermo. In passato, i consiglieri comunali potevano assistere alle partite dalla tribuna d’autorità, ma ora sono stati “sfrattati” e assegnati a una delle aree coperte delle tribune. Soltanto il sindaco, il presidente del Consiglio comunale e l’assessore allo Sport mantengono il diritto di accedere alla tribuna VIP, accompagnati da un ospite. Tuttavia, anche loro devono dichiarare di non avere conflitti di interesse con il Palermo Football Club per poter accedere.

Queste nuove disposizioni hanno creato malcontento tra i politici locali. Persino il sindaco si è mostrato sorpreso da questo cambio di atteggiamento rispetto agli anni precedenti. Ad esempio, recentemente sia l’assessore Alessandro Anello che il presidente del Consiglio Giulio Tantillo hanno rinunciato a partecipare a una partita per evitare tensioni interne e favorire la partecipazione di altri consiglieri.

La società calcistica è stata irremovibile nel limitare il numero di persone ammesse, stabilendo un massimo di sei. Le nuove regole prevedono che le richieste di accredito siano rare e ridotte a circa dieci per volta. Queste richieste devono essere inoltrate alla Presidenza del Consiglio con almeno 72 ore di anticipo e devono includere un questionario con dettagli personali, incarico pubblico e una dichiarazione sull’assenza di conflitti di interesse con il Palermo FC.

Alcuni consiglieri ritengono queste disposizioni inaccettabili, poiché potrebbero essere fonte di conflitti di interesse dato che i consiglieri comunali si occupano di tutti gli aspetti che riguardano la città, compresa la convenzione dello stadio con la società. C’è la preoccupazione che queste regole permettano alla società di decidere arbitrariamente chi può accedere e chi no, creando una sorta di lista di “buoni” e “cattivi”.

Il Comune è il proprietario dello stadio e lo concede in convenzione alla società, ma con limiti dovuti a scarsi investimenti. L’accordo permette l’ingresso gratuito fino a 40 persone. Secondo i consiglieri Giulia Argiroffi e Ugo Forello, del gruppo Oso, la richiesta del Palermo Calcio è “bizzarra” e potrebbe essere interpretata come un tentativo di condizionare l’atteggiamento dei consiglieri nei confronti della società. Essi sostengono che i consiglieri dovrebbero invece concentrarsi esclusivamente sull’interesse dei cittadini e la gestione dei beni comunali.

La società del Palermo FC ha replicato affermando che la destinazione e il numero di posti riservati sono rimasti invariati rispetto alla stagione precedente. La differenza sta nella nuova procedura introdotta per prevenire reati di corruzione e garantire la correttezza delle richieste. L’Amministratore Delegato del Palermo, Giovanni Gardini, ha spiegato che è stato necessario adeguarsi alle normative di compliance per ridurre il rischio di illeciti.

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Redazione Ilovepalermocalcio