L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla difesa del Palermo.
Se subire tre gol nella stessa partita toglie inevitabilmente qualche certezza, prendere atto che la prossima gara vedrà il forfait contemporaneo di quattro elementi ne cancella ancora di più. Venerdì per il Palermo si prospetta la necessità non solo di reinventare la difesa, ma anche di consolidarne in fretta gli schemi contro il quarto miglior attacco del- la Serie B.
I giocatori arruolabili per la sfida al Modena sono appena quattro: Mateju, Nedelcearu, Graves e Buttaro. Dopo la doccia fredda dello stop di oltre un mese per Marconi, ne è arrivata un’altra gelata, che in un colpo solo ha tolto di mezzo Bettella, Orihuela e Sala; quest’ultimo, pur essendo terzino, ha mostrato durante la stagione una propensione difensiva più forte rispetto ai pari ruolo Aurelio e Masciangelo.
I tre dovrebbero rientrare dopo la sosta, ma la loro assenza contemporanea pesa come un macigno e, nel caso di Bettella e Sala, servirà maggiore precauzione nel recupero visto che per entrambi non si tratta del primo infortunio stagionale. Benché il Palermo abbia più volte dimostrato di saper reagire ai momenti di pressione e trovato soluzioni efficaci per sostituire gli infortunati, Corini ha pochi giorni a disposizione per lavorare su tenuta difensiva e coordinazione dei singoli.
Il tecnico, che in panchina contro gli emiliani non ci sarà per squalifica, dovrebbe puntare su una linea a 3, rispolverando i tre già visti con il Sudtirol: Mateju, Nedelcearu e Graves. L’esperimento al Druso non ebbe particolare successo: il Palermo incassò dopo pochi minuti il gol di Cissé e a seguire l’ex Randers uscì per infortunio. Un’altra opzione, ma improbabile, è il passaggio alla difesa a quattro, con Mateju sulla fascia destra e sulla sinistra uno tra Aurelio e Masciangelo.