L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul momento del Palermo e sul girone C attraverso le parole di Gautieri.
Sulla carta, nel Girone C c’è già una dominatrice. Guai però a dare per chiuso un campionato dopo sole otto giornate. Specialmente in Serie C, perché i ribaltoni sono una prassi in questo torneo. Ne sa qualcosa Carmine Gautieri, capace di portare la Virtus Lanciano in B dopo aver trascorso gran parte della stagione fuori dalla zona play-off, e che negli anni passati ha visto diverse squadre rimontare da situazioni paragonabili a quella attuale del Palermo.
Gautieri, crede che il Palermo e le altre abbiano ancora chance di agganciare il Bari? «Ma sì, sappiamo benissimo che questo campionato è interminabile. Poi per carità, il Bari è costruito per vincere il campionato e ha fatto una campagna acquisti importante, ma oggi sta solo legittimando le proprie ambizioni. È presto per dire che sia in fuga, il campionato è lungo e ci sono tantissime partite da giocare.
Sicuramente non c’è un’altra Ternana, anche se il direttore Polito è un fenomeno nel gestire le squadre e ha costruito un Bari per vincere. Sette punti, alla fine, si recuperano in tre partite. È chiaro, se il distacco dovesse diventare più pesante nelle prossime giornate, allora diventerebbe tutto più difficile, ma già basta accorciare le distanze in due partite per riaprire il campionato. L’importante è non perdere terreno in questa fase per non farsi influenzare sul piano mentale».
Bari, a questo punto, quanto saranno decisivi gli scontri diretti? «Intanto, io credo che il campionato si decida sempre a febbraio. Poi è normale, se il Bari dovesse riuscire a sfruttare pure gli scontri diretti che dovrà affrontare, allora la classifica per le inseguitrici peggiorerebbe. Però il campionato di C lo conosco bene, so che basta poco per riaprirlo, anche quando sembra che sia tutto deciso. Può succedere l’inverosimile, tempo al tempo».