L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’ennesima strage sulle strade palermitane.
Si è arreso anche Simone Glorioso, il diciassettenne che era a bordo della Smart volata giù dal ponte di viale Lazio nelle primissime ore del mattino della vigilia di Natale: sin da subito le sue condizioni erano apparse molto gravi e il quadro clinico è precipitato con il passare dei giorni, fino a quando i medici del Trauma center di Villa Sofia, dove Simone era ricoverato, non hanno potuto fare altro che accertare la morte celebrale del ragazzo. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi.
Sale dunque a due il numero delle vittime del tragico incidente del 24 dicembre, dopo il decesso di Michelangelo Aruta, 22 anni, che si trovava alla guida della Smart bianca, finita sulla carreggiata centrale di viale Regione Siciliana dopo aver compiuto un volo di svariati metri.
Simone era una giovane promessa del pugilato e quest’estate aveva ricevuto la convocazione in nazionale per prendere parte al training camp al centro sportivo dell’Esercito a Roma.
A stringersi intorno alla famiglia anche la Federazione pugilistica italiana, che affida ai social il proprio cordoglio: «La boxe italiana e siciliana piangono Simone – scrive la federazione nazionale – il presidente Flavio D’Ambrosi a nome di tutto il movimento pugilistico nazionale si stringe attorno alla famiglia di Simone e al suo maestro in questo tristissimo momento». Anche i club palermitani e dell’hinterland hanno inviato i propri messaggi di cordoglio, tra cui il Little club Conti: «Muore in un incidente stradale il pugile Simone Glorioso – scrivono – promessa del pugilato italiano. Da parte di tutti noi condoglianze alla famiglia».