L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul dietrofront di Orlando, relativo alla chiusura delle scuole a Palermo.
«Prendere un provvedimento di questo tipo, indifferenziato, sarebbe un errore grandissimo – dichiara Riccardo Ganazzoli, il preside dell’istituto Antonio Ugo -. Non vi è alcun motivo di interrompere un’attività che è realizzata per il benessere dei nostri alunni e delle loro famiglie. Noi siamo a pieno regime e abbiamo attività sia al mattino sia nel pomeriggio. Abbiamo, infatti, anche ripreso la progettualità Pon che avevamo interrotto con il lockdown».
Si esprime anche la dirigente scolastica Daniela Lo Verde della scuola Giovanni Falcone allo Zen, uno dei quartieri più difficili. «Dopo il lockdown, abbiamo trovato i bambini in condizioni emotive e psicologiche drammatiche. Hanno paura e hanno bisogno di essere rassicurati. Vi sono stati lutti in alcune famiglie e noi abbiamo aiutato i nostri bambini a superarli. Facciamo anche questo. La scuola non serve solo a conseguire un titolo di studio, questo non è l’unico obiettivo e in un territorio come il nostro non è nemmeno quello principale. Non ho dormito l’altra notte, sono
arrabbiata – dice ancora la preside – in strada questi bambini non sono curati né sorvegliati. Chiudere le scuole per me sarebbe una follia. Tutti saprebbero seguire i figli a casa durante le lezioni on line?».