L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul rifiuto degli scout all’invito dell’assessore comunale Toni Sala.
Nella lettera inviata qualche giorno fa, l’assessore chiedeva un contributo da parte dei ragazzi dai 16 anni in su, all’interno dei cimiteri della città e ai Rotoli soprattutto. Avrebbero dovuto, in sostanza, accompagnare i parenti più fragili del defunto e aiutarli a cambiare l’acqua dei vasi e sostituire i fiori nella sepoltura.
I capi scout prendono tempo e rispondono all’assessore che non è questo il momento: si riservano la possibilità di vagliare la proposta all’interno dei loro organi collegiali e comunque dopo il periodo estivo. «Sempre che questo servizio rientri tra gli obiettivi dei programmi educativi dedicati ai ragazzi – dice chiaramente Davide Carella dell’Agesci – perché le attività in programma devono essere rivolte alle esigenze dei ragazzi. Tutte le decisioni peraltro si prendono all’interno della zona, si discutono insieme. Il singolo gruppo non può prendere insomma decisioni indipendenti. E poi questo non è proprio il periodo giusto per proporre attività del genere agli scout continua Carella -. I ragazzi provengono da un periodo difficile e hanno dovuto rinunciare a molte cose. Devono tornare a vivere e a relazionarsi e le attività devono essere orientate sì al senso civico e ai valori della cittadinanza attiva ma devono farli star bene».