L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui tanti rifiuti alimentari nel post scampagnate dei palermitani.
Schiticchio sotto i nuvoloni e strascichi di quei rifiuti alimentari e non che ogni gita che si «rispetti» si porta dietro. Non si sa se a provocare i cumuli di spazzatura trovati ieri dalle due squadre della Reset in azione dalle 6 alle 11 di mattina per ripulire il Parco dopo la domenica di Pasqua fossero stati frutto della rapida fuga dovuta all’acquazzone abbattutosi su braciole e vettovaglie dei pionieri del primo ponte di festa post pandemico o se i giganti li avrebbero lasciati lì, come consuetudine insegna.
Di fatto, solo in quel passaggio di scope e rastrelli, sono finite 10 tonnellate di rifiuti. Due le squadre di operatori in campo, un numero che la società aveva ritenuto sufficienti dato che nei giorni precedenti le aree attrezzate del Parco erano state già oggetto di bonifiche: la spazzatura, piatti e bicchieri di plastica e resti di cibo sono state rimosse da angoli spesso anche poco visibili, area Vannucchi, anfiteatro Verdura, piazzale Dei Matrimoni e relativi assi viari. Oltre che dalle radici degli alberi, soffocate letteralmente dalla spazzatura. Diverse famiglie si sono accampate nel parco dalle prime ore della mattina di domenica e sono andate via solo intorno alle 14.45, ovvero quando le condizioni meteo hanno reso giardini e terreno impraticabile.
Seppur non numerosi, dicono dalla Reset, i gitanti hanno lasciato le aree sporche, disseminando peraltro i rifiuti in zone nascoste e poco accessibili. Oggi alle 6.30 partirà il secondo intervento, questa volta con cinque squadre dedicate alla pulizia delle aree «barbecue», anche in vista della preparazione dell’altra imminente festa, quella del 25 aprile. Voglia di natura, ma anche di cultura. I parchi archeologici e i musei sono rimasti accessibili dalla mattina al pomeriggio il palazzo Reale e la Cappella Palatina, tra i luoghi più visitati: gente in fila agli ingressi e pienone questa volta sotto il sole. La ripartenza, la voglia di normalità hanno fatto registrare il tutto esaurito in hotel e B&B: turisti in giro nelle aree pedonali del centro, molti stranieri in shorts e magliette come se fosse già estate. E forse per questo sentiment, nonostante il cielo nero ed il vento freddo, mangiavano gelati: mucho bueno, very good, che roba. Benvenuti al sud…