Gds: “Palermo, Santana parla già da leader «Sarò d’aiuto a tutti in campo e fuori»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla della conferenza stampa di Mario Alberto Santana che ieri ha parlato del suo ritorno a Palermo. L’argentino ha esordito parlando della questione relativa all’essere il leader della squadra: «Non so però se sia il caso di chiamarmi leader, perché tutti devono esserlo». A proposito dei tanti giovani Santana ha affermato: «Qui però ci sono giovani con valori- spiega l’argentino – ragazzi di qualità, molto educati e con voglia di lavorare. Non è facile trovarne così in giro». «Sappia
mo di avere una grande responsabilità. Cercheremo di essere bravi noi a dar loro tranquillità» – ha proseguito -. L’emozione di certo non manca: «Sono emozionato di essere qui, di rivedere tanta gente che già conoscevo da tempo. So di poter dare ancora qualcosa, se non fossi in grado di fare due metri, non avrei mai fatto questa scelta. Sono stato io a contattare Sagramola per chiedergli di far parte di questo inizio, loro mi hanno dato fiducia e gli sarò sempre grato». Per Santana, quella che si sta formando è una vera e propria famiglia: «Dobbiamo cercare di essere positivi e tutto ciò che circonda questa società deve esserlo. Da quando sono qui sento parlare il presidente e dà questa sensazione di trovarci in famiglia». Sulle esperienze passate in rosanero: «Quel Palermo è il passato, questo sarà l’anno più importante della mia carriera e spero lo sia anche per i miei compagni». Adesso c’è la serie D da vincere: Credo che la differenza la faccia un gruppo unito, non tanto chi gioca o se uno è più vecchio di un altro. Questo in Serie D non conta tanto. L’unione e l’obiettivo comune del gruppo invece sì. Se la squadra va dritta verso la montagna che deve scalare, allora diventa più facile». «Sarà un anno difficile, con tante aspettative, ma bisogna essere molto uniti per rendere al meglio» – ha dichiarato l’argentino -. Santana sarà l’esempio da seguire per i tanti giovani: «Voglio essere d’aiuto anche fuori dal campo- prosegue Santana-. In campo c’è l’allenatore, che è molto preparato e arriva ai giovani in una certa maniera. Quello più importante per noi è fuori». Sul suo compagno di reparto poi, Santana ha così parlato: «Non conoscevo Ricciardo, siamo qui da soli cinque giorni. Ci vorrà tempo, ma siamo intelligenti e c’è voglia di fare bene». «Qui mi emoziona tutto,ci sono tante piccole cose che mi fanno venire la pelle d’oca: la famiglia, i parenti, la città, il fatto di avere iniziato qui la mia carriera. Quella strada mi ha portato qui, oggi. I miei figli sono palermitani e pur essendo argentino, mi sento parte di Palermo. Sono un palermitano adottato e, anche senza la fascia di capitano, so che quando scenderò in campo darò tutto per la maglia» – ha concluso l’ex Fiorentina -.