Gds: “Palermo S. Rosalia, i medici sul carro a costo zero. Sponsor e artisti, il Comune non spende un euro”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul prossimo festino di Santa

«Sarà il Festino degli errori». Maurizio Carta, prorettore dell’Università, lo dice chiaramente: «Troppo poco il tempo a disposizione per mettere in piedi la macchina dei festeggiamenti. Ma, proprio per i difetti che avrà – insiste -, somiglierà all’imperfezione del mondo che, poi, nel suo complesso, risulta bellissimo».

Carta, assessore tecnico in pectore nella nuova amministrazione comunale, è l’uomo al quale il sindaco Roberto Lagalla si è rivolto come coordinatore artistico-istituzionale per organizzare l’appuntamento, dopo due anni di fermo a causa della pandemia, senza spendere una lira (del Comune). Missione (quasi) impossibile. Ma alla fine duecentomila euro si sono racimolati: un quarto li ha messi a disposizione l’assessorato regionale ai Beni culturali, il resto è stato raccolto attraverso i partner che sostengono l’edizione numero 398 del Festino che ha come titolo «canto contro la peste». Si tratta di coprire le spese vive, perché artisti, ideatori del carro, scenografi e compagnia cantando hanno offerto gratuitamente il loro impegno e le loro performance.

Il primo cittadino non ha nascosto l’emozione di questo suo primo appuntamento popolare con una tradizione lunga quasi 400 anni, appena un mese dopo l’elezione. Ai Quattro Canti, quando il carro trionfale si fermerà al centro della piazza, lui salirà per gridare «Viva Palermo e Santa Rosalia»: «L’invocazione tradizionalmente ripetuta dal sindaco per tre volte – dice Lagalla -, ogni anno coinvolgerà altri due soggetti, perché la città non è del sindaco ma di tutti noi. In cinque anni rappresenteremo dieci categorie. Quest’anno inizieremo con due operatori che si sono impegnati contro la pandemia».

Un medico e un operatore del 118 saranno scelti per affiancare il sindaco in questa prima invocazione allargata. Il corteo fenderà il Cassaro, al passaggio del carro il buio farà posto alla luce e si fermerà complessivamente in otto stazioni. La processione prevede la partecipazione dei protagonisti nella lotta al Covid: medici, infermieri, uomini della Protezione civile, della Croce Rossa, forze dell’ordine. Dai balconi un «rimando» di festa, band, cantanti, orchestrine e musicanti «dialogheranno» dal carro e da terra.