Gds: “Palermo, ritiro delle pensioni agli uffici postali. Le resse non finiscono”
L’emergenza Coronavirus sta avendo pesanti conseguenze sia dal punto di vista umano che economico. A Palermo, nonostante tutte le precauzioni per evitare il contagio da Coronavirus, appelli e tentativi, nemmeno ieri si è riusciti ad evitare la folla di fronte gli uffici delle Poste dalle città in quello che è stato il secondo giorno del pagamento anticipato delle pensioni. L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione. Caos, fin dalle prime ore del mattino, nell’ufficio postale nel quartiere dello Sperone, in via Vittorio, gente che protestava fuori dall’agenzia e ovviamente norme dimenticate. Si sono registrati assembramenti di persone nonostante le nuove disposizioni legate all’emergenza Coronavirus, anche presso l’ufficio postale di via Oreto nuova, in corso dei Mille e alla stazione, ma è una situazione comune praticamente a tutta la città. E di mascherine e altri dispositivi di sicurezza se ne vedono proprio pochi. L’Inps in realtà aveva deciso di anticipare il pagamento delle prestazioni pensionistiche per i prossimi mesi proprio per evitare questo, dal 26 al 31 marzo la mensilità di aprile 2020, dal 27 al 30 aprile la mensilità di maggio e dal 26 al 30 maggio per la mensilità di giugno. Ieri toccava dalla lettera C alla D, oggi dalla E alla K, lunedì dalla L alla O, dalla P alla R martedì e dalla S alla Z mercoledì. Il Comune e Poste italiane ricordano che sono sospesi i pagamenti di bollette, sanzioni e tasse locali ed è pertanto vietato recarsi presso gli uffici postali e/o bancari senza validi, urgenti e improrogabili motivi. «In questa fase così delicata, l’azienda ha organizzato un piano di accesso agli uffici postali di tutta Italia, per consentire anche alle fasce più deboli di accedere in tutta sicurezza – dichiara Cosimo Andriolo, general manager di Poste italiane -. Saremo presenti in tutti i comuni con il pagamento anticipato delle pensioni, confermando l’apertura di un ufficio postale anche in comuni con meno di 5 mila abitanti. Tutti i nostri clienti pensionati avranno la possibilità di prelevare la pensione dai nostri Atm e lo possono fare già da giovedì senza doversi recare all’ufficio postale. Per chi avesse necessità abbiamo organizzato un’articolazione attraverso le lettere dell’alfabeto, con suddivisione per cognomi. Consigliamo di accedere agli uffici postali solo per il compimento di operazioni indifferibili, indossando i dispositivi di protezione individuale». Messaggio però che a quanto pare non è stato recepito proprio per nulla.