L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà sabato contro il Parma.
La credibilità per ambire a qualcosa di importante si guadagna principalmente mettendo ko le dirette concorrenti: una missione per cui il Palermo ha rispettato la tabella di marcia nelle partile interne, ma non in quelle esterne. Le tre vittorie in trasferta sono infatti arrivate contro squadre che occupano la parte destra della classifica (Modena, Benevento e Ascoli), mentre contro le prime undici (la Ternana ha gli stessi punti del Como decimo) i rosa hanno ottenuto finora tre pareggi, tutti per 1-1, e quattro sconfitte, senza segnare neanche un gol: da qui a fine campionato ci sono ancora tre opportunità per spezzare la maledizione, ma serve un segnale già nel primo impegno a Parma. Storicamente il Tardini non è mai stato un campo favorevole, ma le difficoltà dei ducali nelle gare interne e la reazione di carattere sfoggiata con il Modena danno qualche chance in più al Palermo: senza la spinta del Barbera a disposizione servirebbe una prestazione in stile Pisa, evitando quelle deconcentrazioni che nel finale avevano impedito di raggiungere la vittoria.
La posta in palio è altissima, dal momento che il Parma ha appena un punto in meno dei rosa ed entrambe sono abbastanza vicine al quinto posto dei toscani (rispettivamente a +3 e +4). Sulla rincorsa playoff del Palermo pesa il fatto di essere l’unica squadra tra le prime undici a non avere ancora espugnato il campo di una rivale diretta: fino a qualche giorno fa il record negativo era condiviso con il Cagliari, che però si è riscattato con l’esaltante 4-0 di Reggio Calabria. Se il match di Parma ha tutti i contorni di uno spareggio, quello con i sardi alla penultima di campionato equivarrà a una finalissima: in mezzo altri due impegni da non sottovalutare. contro un Venezia in lotta per la salvezza e un Como in netta ripresa. Per consolidare un piazzamento di livello servirà non solo vincere, ma anche convincere: arrivare settimi o ottavi significherebbe infarti giocare una partita secca in casa della squadra meglio classificata e il pareggio non basterebbe per avanzare alle semifinali.