L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Valerio Verre che dal suo arrivo ha dato qualità ed esperienza al centrocampo rosanero.
In tanti tra squadra e tifosi si aspettavano un impatto rilevante alla sua seconda esperienza rosanero, ma in pochi avrebbero pensato che sarebbe stato così dominante, È altrettanto vero che se nel curriculum figurano 128 presenze in Serie A. per decidere di scendere di categoria bisogna avere dentro qualcosa di speciale: a Verre sono bastate ser- te partite per dimostrare di averlo e di poter essere un punto fermo di questo Palermo, leader in un momento della stagione in cui la vittoria non arrivava e con tutte le carte in regola per trascinare i compagni a un’impresa chiamata play-off.
Oltre alle qualità del giocatore, i meriti vanno anche a Corini, che ha capito quasi subito come collocarlo in campo: dopo tre partite (Ascoli, Reggina e Genoa) da mezzala destra in cui l’ex Sampdoria sembrava avere il freno a mano tirato, al punto da non giocare in nessuna occasione 90 minuti (ma avviando comunque con una verticalizzazione l’azione del rigore procurato da Brunori contro i calabresi}, contro il Frosinone è arrivata la svolta tattica con il passaggio asinistra in mediana e il dirottamento di Saric a destra. Il risultato si è visto dopo 38″ gol da centrocampo tirando da qualche metro alla sinistra del cerchia, esattamente la nuova posizione assegnatagli dal tecnico.