Gds: “Palermo, progetto approvato: allo Sperone si rivede il mare. Nel parco pure aree sportive”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul progetto approvato per lo Sperone e la costa sud.

Finalmente si bonifica la cattiva coscienza edilizia della città. Laddove c’era mare balneabile e stabilimenti affollati, i criminali del «sacco di Palermo» avevano creato una discarica di «sfabbricidi». L’acqua ha così inghiottito ville liberty fatte a pezzi e giardini smantellati. Un colossale sfregio che – come ha detto il sindaco «è un oltraggio per la città». Il Consiglio comunale, l’altro ieri sera, dopo un iter laborioso e lungo, ha approvato la delibera che dà il via libera alla riqualificazione ambientale del cosiddetto parco a mare dello Sperone. Il primo di quattro interventi sull’area inseriti nella lista dei progetti del Pnrr finanziato con oltre 18 milioni di euro (gli altri sono la riqualificazione del lungomare Bandita; quella del porto della Bandita e contratto di Fiume e di Costa Oreto).

La soluzione progettuale individuata prevede la realizzazione di un parco pubblico, miglioramenti di via Messina Marine, opere di protezione costiera, sistemazione del suolo attraverso la piantumazione di alberi ed essenze. Sarà anche l’occasione di fornire alla zona, molto povera di infrastrutture sportive, un campo di calcetto, due di basket, due da tennis, uno skatepark e un’area fitness: in totale 62 mila metri quadrati. Il sindaco, Roberto Lagalla, che proprio sullo stato di attuazione dei progetti del piano nazionale di ripresa e resilienza ha riferito all’aula l’altro giorno, a delibera approvata parla di «un importante risultato nell’ambito dell’ambizioso progetto di rigenerazione della Costa Sud». E secondo l’assessore all’Ambiente, Andrea Mineo, si «cambierà il volto a un chilometro e mezzo di costa».

Di «giornata storica» parla il consigliere Pasquale Terrani che da oltre trent’anni segue speranze e destini di quella zona. I lavori «rilanceranno una porzione della città che in passato è stata deturpata e che potremo finalmente restituire ai palermitani», commenta Dario Chinnici. Soddisfatti ma non troppo i consiglieri d’opposizione e del gruppo misto: «Un lavoro scrupoloso di correzione e integrazione del progetto è stato fatto dall’opposizione che è riuscita a farsi ascoltare. Purtroppo però, non siamo stati messi nelle condizioni di esprimere un parere positivo perché il progetto ha molti limiti e non interviene  né sulla riqualificazione ambientale né sulla balneabilità».