Gds: “Palermo, Pohja non basta. Pari e rimpianti con la Samp”

Il pareggio ottenuto a Marassi lascia aperta la solita domanda: il Palermo deve considerarlo un punto guadagnato o un’occasione sprecata? Come sottolinea Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, il pari per 1-1 contro la Sampdoria può essere letto in modi diversi. Per come si era messa la partita dopo soli 50 secondi, con il grave errore di Audero che ha regalato il vantaggio a Coda, il risultato finale non dispiace. Ma per come si è evoluto l’incontro, con oltre mezz’ora di superiorità numerica dopo l’espulsione di Akinsanmiro, il rimpianto è forte.
Il Palermo, che ottiene il quinto risultato utile consecutivo, dovrà attendere oggi per capire se resterà dentro il perimetro playoff. Se il Sassuolo rispetterà il pronostico contro il Bari, l’ottavo posto sarà mantenuto. In caso contrario, sarà di nuovo rincorsa.
Un Palermo più maturo: reazione dopo lo shock iniziale
Il vantaggio doriano è arrivato subito, con un errore clamoroso di Audero: il suo passaggio per Ranocchia si è trasformato in un assist per Coda, che ha insaccato senza problemi. Un episodio che, in passato, avrebbe potuto condizionare pesantemente la squadra. Ma il Palermo attuale ha dimostrato un’altra maturità: lo schiaffo iniziale è stato assorbito con personalità, senza perdere la lucidità.
Dionisi, per rimediare all’assenza di Ceccaroni, ha riproposto la difesa a tre con Blin centrale e Baniya e Magnani ai lati, permettendo a Di Francesco di restare sulla fascia sinistra e a Ranocchia di tornare titolare in mezzo al campo. In avanti, la solita coppia Verre-Brunori alle spalle di Pohjanpalo.
L’approccio aggressivo della Samp non ha spaventato i rosanero, che dopo un quarto d’ora hanno iniziato a prendere campo. Verre è stato tra i più attivi, creando pericoli con i suoi movimenti. Dopo un paio di tentativi sventati da Cragno, è arrivato il meritato pareggio: cross di Ranocchia e colpo di testa chirurgico di Pohjanpalo, al quarto gol consecutivo.
Ripresa con rammarico: l’uomo in più non basta
Nel secondo tempo il ritmo è calato leggermente, con entrambe le squadre più corte e attente. Al 13’ della ripresa, Semplici ha effettuato tre cambi, tra cui Akinsanmiro, protagonista sfortunato: dopo appena tre minuti ha ricevuto un rosso diretto per un fallo su Di Francesco lanciato a rete. Da quel momento, il Palermo ha attaccato con forza, collezionando corner e sfiorando il gol con Ranocchia (punizione parata da Cragno e tiro a giro fuori di un soffio).
Nell’ultimo quarto d’ora, però, la lucidità è venuta meno: pochi cross precisi per Pohjanpalo e Le Douaron, subentrato a Verre, e nessuna zampata vincente. Alla fine, un pareggio che lascia l’amaro in bocca. Come conclude Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, contro lo Spezia fu facile dire che il bicchiere era mezzo pieno. Stavolta, forse un po’ meno. Ma una partita così andava vinta.