Gds: “Palermo. Più morti e il turismo va a picco. Mazzata Covid sulla città fragile”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’impatto del covid sulla città di Palermo.

Erano i primi mesi del 2020, in città e nel resto del mondo si affacciava un nemico sconosciuto e invisibile e senza che ci fossero armi per combatterlo. Il Covid ha cambiato tutto e, inevitabilmente, ha dato duri colpi anche a una città che, già prima della pandemia, mostrava le sue fragilità. Adesso, il Comune pubblica un report su quelli che sono stati i dati più significativi del 2020. Numeri sui quali, per forza di cose, ha influito la presenza del virus. Alcuni sono anche prevedibili: dal fatto che il Covid abbia spinto i numeri della mortalità del capoluogo al crollo delle presenze turistiche per un 2020 che può essere definito come l’anno nero del settore.

Dall’aspetto demografico all’ambiente, dalla scuola alla sanità, dal lavoro alla giustizia. Dieci capitoli che, per chi ne avesse voglia, possono essere spulciati uno per uno sul sito internet del Comune, mentre qui ci si limiterà a una sintesi di quelli più significativi. Città più…vuota. I primi effetti del Covid si sono avuti, appunto, sui suoi abitanti e, in particolare, col triste dato sulla mortalità. Rispetto al 2019, infatti, nel 2020 si è registrato un forte incremento delle persone decedute (+12,4%), soprattutto di sesso maschile (+21,5%). E poi c’è il censimento, che rappresenta la reale fotografia di una città. Al 31 dicembre 2020 sono state censite 637.885 persone, di cui 303.848 maschi e 334.037 femmine con una diminuzione, rispetto all’anno precedente, di 9.537 abitanti, pari all’1,5%.