L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui furti alla piscina comunale di Palermo.
Ladri in azione negli spogliatoi della piscina comunale di viale del Fante. E non di notte, ma in pieno giorno mentre adulti e bambini sono in vasca a nuotare. Questa settimana lo spiacevole episodio è accaduto due volte. Al di là degli indumenti, cellulari, occhiali, zaini, portafogli e documenti che sono stati rubati, i genitori temono per la sicurezza e l’incolumità dei figli che frequentano l’impianto. La segnalazione arriva da Monica Longo, mamma di un ragazzo di 14 anni il quale, rientrato nello spogliatoio, non ha più trovato il suo zaino con dentro i suoi effetti personali. È stato ritrovato poco dopo a bordo vasca ma il cellulare e i documenti erano spariti. Ad un’altra ragazza sono stati rubati gli occhiali da vista.
«La cosa gravissima è che le porte di accesso che dalla tribuna portano a bordo vasca erano aperte sen[1] za nessun controllo – dice Monica Longo – noi affidiamo i nostri figli convinti che siano in sicurezza. Dopo il passaggio con i tornelli e il controllo del green pass, i bambini accedono da soli negli spogliatoi ma adesso ci rendiamo conto che può entrare chiunque. Ieri mentre ero al lavoro sono stata chiamata perché mio figlio era rimasto nudo senza vestiti perché gli avevano rubato il borsone. È una questione di sicurezza di una gravità enorme – continua la mamma del ragazzo -. Tutti noi fruitori della piscina comunale crediamo che i nostri figli siano in sicurezza invece ci accorgiamo che i delinquenti entrano indisturbati. Oggi è il furto, domani potrebbe essere qualsiasi altra cosa. Negli spogliatoi entrano anche bambine di sei anni. Servono maggiori controlli. È incredibile che nessuno della sicurezza sia intervenuto quando bambini di 10 anni hanno fotografato all’interno della struttura, con i loro cellulari, tipi che a loro sono sembrati estranei e sospettosi e le hanno fornite alle forze dell’ordine, intervenute, dopo il furto. I bambini se ne sono accorti e loro no».