Gds: “Palermo Piscina, aumentano le tariffe. Le società: «Così chiudiamo»”

Il Comune innalza i prezzi dei biglietti del 150 per cento e del 25 per cento per l’affitto

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle difficoltà delle imprese a Palermo e in particolar modo anche della Piscina comunale.

Una guerra miope e illogica contro chi pratica lo sport. Le parole e i toni utilizzati nei confronti del Comune sono durissimi. E sono espressi in una lunga lettera firmata dalle società sportive, in particolare quelle natatorie che utilizzano la piscina comunale, ma nel grido d’allarme sono coinvolte anche le società che usufruiscono di altri impianti comunali, come il PalaMangano e il PalaOreto. Il motivo? L’ennesima brutta sorpresa per le tasche delle società sportive, dopo che a inizio anno sono aumentate le tariffe del 150% per i biglietti d’ingresso e del 25% per le tariffe dell’affitto degli spazi acqua: adesso, proprio per l’affitto degli spazi acqua della piscina, Palazzo delle Aquile chiede alle società il pagamento della quota trimestrale in anticipo. Il timore da parte delle società sportive palermitane è che questo provvedimento possa essere il colpo di grazia all’attività.

«Abbiamo già esposto nelle sedi competenti – scrivono le società – la nostra preoccupazione per l’aumento indiscriminato delle tariffe che colpisce soprattutto le società sportive e che, se non verrà modificato nella sostanza, causerà un crollo degli iscritti nella stagione prossima. Se a questo si aggiunge il provvedimento di pagamento anticipato, tra qualche mese non si porrà più il problema della gestione della piscina comunale, che sarà chiusa per mancanza di utenti». Inevitabile, nella lettera, anche qualche passaggio di amaro sarcasmo: «Il Comune chiede il pagamento anticipato per degli spazi che, come si è visto anche di recente, non è in grado di garantire con certezza e continuità», facendo riferimento alle continue (e a volte prolungate) chiusure della piscina di viale del Fante.

L’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa spiega che il pagamento anticipato della trimestralità è previsto dall’ultima delibera sull’utilizzo degli impianti sportivi, «ma ho già convocato un incontro con le società per l’inizio della settimana prossima. Sono pronto ad ascoltare le loro ragioni e, in caso, a trovare una soluzione per mantenere la continuità delle attività sportive». E tiene a precisare che, in caso di chiusura dell’impianto, «i soldi anticipati non vengono certo persi dalle società». La lettera fa anche riferimento al provvedimento della Regione, non ancora esecutivo, con il quale si sospendeva il pagamento degli spazi acqua delle società sportive nel periodo che va dal marzo 2020 al dicembre 2021, di fatto quello in cui le società non hanno lavorato causa Covid.