L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul nuovo look della Favorita di Palermo.
Il Parco della Favorita si prepara a un importante restyling con un investimento di 10 milioni di euro, destinati a renderlo più accessibile e fruibile entro il 2029. Allo stesso tempo, verranno introdotti 4 nuovi vagoni del tram, per un costo di 17 milioni, che inizialmente circoleranno sulle linee esistenti e poi saranno trasferiti sulle nuove tratte in costruzione. Questi interventi fanno parte di un piano più ampio del Comune, che ha ottenuto 225 milioni di euro per ridisegnare la città, migliorando trasporti, spazi verdi, inclusione sociale e l’efficienza energetica delle scuole nelle periferie.
Presentato dal sindaco Roberto Lagalla, insieme al direttore generale Eugenio Ceglia e al presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, il piano prevede l’uso di fondi del programma nazionale “Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027”. Gli obiettivi principali sono promuovere la transizione verde, migliorare la mobilità urbana sostenibile, rinnovare l’illuminazione pubblica e mettere in sicurezza le scuole. Importanti risorse saranno destinate anche a progetti di inclusione sociale e alla lotta al disagio abitativo.
Circa 40 milioni dei 225 totali saranno destinati ai Comuni della Città Metropolitana, con l’obiettivo di creare connessioni più efficienti tra Palermo e le aree limitrofe. Tra i progetti, spiccano 20 milioni per l’agenda digitale urbana, 24 milioni per l’efficientamento energetico e 17 milioni per lo sviluppo del sistema tramviario.
Uno dei progetti più attesi è la riqualificazione del Parco della Favorita, che sarà trasformato in un’area più accessibile e attrezzata, ispirata ai grandi parchi urbani come Central Park. Il piano prevede il restauro di ville e giardini storici, come la Città dei Ragazzi, i giardini della Palazzina Cinese, Villa Niscemi e il Giardino Vincenzo Florio. L’assessore Maurizio Carta ha spiegato che si partirà con la cura del patrimonio arboreo e il restauro degli edifici esistenti, seguiti dalla creazione di aree di ristoro dotate di servizi, per rendere il parco un luogo vissuto quotidianamente in sicurezza.