L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui beni del vecchio Palermo andati all’asta.
I beni dimenticati tornano alla luce: l’Audi Q7 utilizzata da Zamparini, lavatrici, attrezzature d’ufficio e maglie, parecchie maglie, del Palermo che fu. Dal 27 dicembre partirà la seconda fase dell’asta fallimentare del «vecchio» club di viale del Fante, dopo che nel primo round sono stati venduti solo sette lotti (tra cui quello comprendente i cimeli e la copia della Coppa Italia di C vinta nel 1993), raccogliendo poco meno di 44 mila euro. I curatori Palazzotto e Pisciotta, dopo aver ottenuto l’approvazione del programma di liquidazione dal giudice delegato Gabriella Giammona, hanno presentato la lista dei beni rimasti invenduti nella precedente asta.
Tra questi, il lotto più costoso è uno stock di maglie, felpe e altro materiale da gara risalente alle ultime due stagioni in Serie B del Palermo, con una base d’asta fissata a 13.883,25 euro. Non è il solo lotto comprendente magliette dei rosanero delle stagioni che hanno prececduto il fallimento: in alcuni lotti sono inclusi anche patch, loghi, nomi e numeri da applicare nelle divise. Dalle foto rese note dai consulenti della curatela, si tratterebbe di quelle delle delle stagioni che vanno dal 2013/14 (maglia Puma on Serie B) fino al 2017/18 (maglia Legea, sempre in B), con alcune magliette risalenti alle annate trascorse in A nel mezzo (divise firmate Joma, in quel caso). Nella pagina web dell‘asta, sul sito astemobili.it, non appaiono invece foto delle divise dell’ultima Us Città di Palermo, la cui storia sportiva terminò con la mancata iscrizione sotto la gestione Tuttolomondo.
Il bene singolo più costoso, invece, è un’automobile. L’Audi Q7 utilizzata da Zamparini per spostarsi a Palermo, ma che ovviamente non veniva usata solo per le visite del presidente in città. La vettura è in vendita a 9 mila euro come base d’asta, con rilanci minimi di 450 euro e cauzione pari al 10% del prezzo offerto.