Gds: “Palermo, Pergolizzi è già carico «C’è un solo obiettivo: vincere»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle dichiarazioni di Rosario Pergolizzi, nuovo allenatore del Palermo: «Di Piazza me l’ha detto in inglese e Mirri in siciliano, dobbiamo vincere. Siamo qua per cercare di onorare questa maglia e fare il bene non nostro, ma della città e dei tifosi. Ho sempre sperato di tornare a Palermo, in Serie A o in B. Adesso è capitata questa occasione e non so descrivere la felicità. So quello che mi aspetta, nel bene e nel male, ma sono abituato a guadagnarmi tutto sul campo. Mi auguro di essere all’altezza della società e della città. Nessuno si lega a lunga scadenza perché c’è un solo obiettivo: vincere il campionato. Mi sarei vergognato di chiedere uncontratto di due anni, sono abituato a guadagnarmelo sul campo. In questo momento penso solo all’occasione che mi è stata data. Bisogna conoscere le avversarie, conosciamo anche i loro i giocatori e troveremo tanti siciliani in squadre che non sono il Palermo. Cercheranno di metterci in difficoltà, non mancheranno gli stimoli e non deve mancare lo spirito di sacrificio da parte di tutti. La qualità serve, sicuramente, ma viene dopo la voglia e l’intensità. Non possiamo arrivare secondi, dobbiamo essere convinti delle nostre responsabilità e dobbiamo cercare di dare delle soddisfazioni. Cercheremo di fare il meglio possibile. Non dimentichiamo che è un campionato difficile con piazze importanti, dobbiamo avere rispetto e metterci all’altezza loro. Ci sono ottimi giocatori e ci sarà da lottare. Non è che avendo vinto un campionato Primavera voglio quei ragazzi, sono passati dieci anni. Se c’è qualcuno che merita, allora sì. Vanno rispettati i ruoli. I giocatori verranno scelti con la società e col direttore». Caracciolo e Santana? «Sono nomi idonei al campionato, ma questo non significa che li abbiamo già presi. Chi si propone deve comunque sapere che qui non ci sono soldi, ma voglia di sacrificarsi e di fare. A risultato ottenuto, allora ci potranno essere anche quelli. Bisogna venire conoscendo la città, il tifo e la passione di questa piazza. Se prendiamo un giocatore lo facciamo anche basandoci sul carattere e sulla vita fuori dagli allenamenti, dobbiamo ragionare da professionisti, significa anche andare a letto alle dieci perché l’indomani c’è l’allenamento. Sia che abbia 37 anni, sia che ne abbia 15». Accardi e Mazzotta? «Stiamo vagliando tutto, ma dobbiamo cercare di prendere quello che serve al Palermo. Non si tratta di essere palermitani o meno, lo sono anche io e sono alla seconda opportunità in trent’anni». Idee chiare anche sul modulo: «In questa categoria – spiega Pergolizzi – bisogna sfruttare le due punte, giocheremo col 4-3-1-2. Bisogna avere la stessa mentalità e sapere giocare a calcio, leggere velocemente le situazioni». Castagnini? «Il direttore è conoscitore del settore giovanile, è stato alla Juventus e ha molta più esperienza di me. Dobbiamo puntare a vincere il campionato e arrivare il più alto possibile». Un passo alla volta, per raggiungere gli obiettivi posti dalla società. «Non si tratta di progetti ed è un onore far parte di questa famiglia. Quando ritieni che le persone qui dentro come Sagramola, Castagnini, Argento e Rinaudo siano professionali, allora si ragiona alla stessa maniera. Così si deve fare perché l’obiettivo è unico. E in questa società ci sono persone serie, che vivono e amano Palermo».