Gds: “Palermo, parte la corsa al rinforzo pesante. Allende e una sorpresa?”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul mercato del Palermo e due rinforzi in arrivo.
Poi, c’è la questione annosa del terzino sinistro. Il Palermo ha lasciato intendere di non voler intervenire ulteriormente sul mercato in questo ruolo, puntando su Pierozzi e Buttaro, entrambi giocatori a piede invertito. Tuttavia, potrebbero aprirsi nuove opportunità (come quella di Di Chiara) che la dirigenza potrebbe valutare attentamente. È interessante notare che sabato scorso sono andati a segno un ex terzino sinistro del Palermo (Aurelio) e un altro che avrebbe potuto vestire la maglia rosanero (Carissoni), segno che forse c’è ancora spazio per ripensamenti.
Un’altra sfida aperta riguarda l’attaccante. Con Brunori confermato e Henry ingaggiato, il Palermo necessita di un terzo attaccante, preferibilmente un giocatore versatile, capace di ricoprire sia il ruolo di esterno che di punta centrale. A mercato quasi chiuso, le opzioni disponibili sono limitate, e le società potrebbero alzare il prezzo per cedere i loro giocatori. Tra i nomi sul taccuino di De Sanctis c’è Allende, un attaccante argentino che il direttore sportivo ha cercato di portare via dal Celta Vigo già due settimane fa. Il fatto che Allende, ex Godoy Cruz, non abbia ancora trovato una nuova squadra, mantiene viva una speranza per il Palermo. Tuttavia, la trattativa si complica poiché il Celta Vigo preferirebbe cederlo a titolo definitivo, mentre il Palermo lo vorrebbe in prestito.
Se l’affare con Allende non dovesse concretizzarsi, De Sanctis potrebbe accelerare su altre alternative come Lapadula o Caputo, entrambi in uscita rispettivamente dal Cagliari e dall’Empoli. Anche se questi giocatori hanno caratteristiche leggermente diverse da quelle ricercate, potrebbero comunque dare un importante contributo al reparto offensivo del Palermo.
La verità è che il tempo stringe: manca davvero poco alla fine del calciomercato, e il Palermo dovrà concludere almeno un paio di operazioni, se non tre. Ecco perché essere nei panni di De Sanctis, in questo momento, è tutt’altro che semplice.