L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’Asd Fincantieri dopo la lite con il Termini e riporta le parole del patron Calì.
Pugno duro nei confronti dei ragazzi che due sabati fa hanno dato vita a una mega rissa su un campo di calcio. Ma anche una mano tesa per non disperdere anni di lavoro e di educazione» di questi giovani ai «veri valori di vita che uno sport può insegnare». Parole pronunciate dall’amministratore della Asd Fincantieri dopo i provvedimenti del giudice sportivo per la partita giocata dalla sua under 17, il 29 gennaio, sul campo di Campofelice di Roccella contro i pari età dello Sporting Termini.
I rossoblu palermitani avevano già perso la gara a tavolino 3.0 e disputeranno le prossime quattro gare interne a porte chiuse, con una squadra decimata dalle squalifiche. La società ha anche preso un’ammenda di mille euro. «Ferma condanna» e grande amarezza «per quanto accaduto e non per le sanzioni» nelle parole dell’amministratore Cali, che non era presente alla partita e che da oltre vent’anni opera con l’aiuto di un gruppo di dirigenti in un contesto difficile. Una delle tante zone della città, quella a ridosso dei Cantieri Navali fino all’Arenella e Vergine Maria, dove il campo di calcio —quando c’è—è l’unica alternativa alla strada. «Senza alcun aiuto, ma solo grazie al suo operato – scrivono in una nota i dirigenti -Cali sottrae giovani alla strada e da possibili devianze». Lo stesso Cali assicura che «nei confronti dei giovani della Asd Fincantieri la società ha in programma seri provvedimenti disciplinari», ma «in quanto ragazzi difficili sarà svolto anche un lavoro particolare di recupero, anche sociale».