Gds: “Palermo: Papireto, voragini (dei conti) per i lavori”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione del Papireto.
Il Papireto è come un congegno di esondazione pronto a scattare. Basta un violento temporale per fare ancora più danni. La voragine che si è aperta in strada, dimostra come ormai tutta l’area sottostante sia impregnata d’acqua come una spugna, dopo che il 12 dicembre scorso si è verificato l’allagamento in seguito all’ostruzione del canale interrato. Non si sa quanto sia esteso il fenomeno. Ma il fatto che sia crollata la soletta, lasciando a vista l’acqua del condotto, non fa presagire nulla di buono e non lascia dormire sonni tranquilli al dipartimento comunale della Protezione civile.
Dalla Regione, comunque, non arrivano notizie rassicuranti. Da quel versante, infatti, si ribadisce che non ci sono interventi che debbono essere portati a termine se non quelli di competenza del Comune. Come a dire, la competenza è la vostra inutile continuare a tirarci in ballo. Gli operai sono al lavoro nel tentativo di spurgare il condotto ostruito, un’operazione da 55 mila euro che sicuramente rappresenta solo una piccolissima parte del problema da risolvere. A questo punto «il» problema diventa questo nuovo: è prioritario sistemare a regola d’arte l’ingrottamento sotterraneo del torrente. Ma a questo punto chi deve intervenire? L’assessore Maria Prestigiacomo ha sempre sostenuto che la competenza è della Regione, perché il demanio fluviale appartiene all’ente sovracomunale. Ma l’Autorità di bacino, preposta all’osservazione, alla sorveglianza e all’indirizzo sui corsi d’acqua, è netta: «Nel caso specifico noi non dobbiamo fare nulla. Se la deve vedere Palazzo delle Aquile».