Gds: “Palermo, omicidio Celesia. In abbreviato il maggiore dei fratelli”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’omicidio di Celesia.
Si svolgerà con il rito abbreviato il processo nei confronti di G.O., 23 anni, il più grande dei due fratelli arrestati per l’omicidio di Lino Celesia, l’ex calciatore assassinato nel bagno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi. L’udienza per la discussione è stata fissata per il prossimo 4 giugno davanti al giudice Elisabetta Stampacchia: il ragazzo – difeso dall’avvocato Vanila Amoroso come l’altro indagato – deve rispondere della detenzione della pistola che, il 21 dicembre, avrebbe ucciso il ventiduenne del Cep.
A confessare di aver esploso i colpi mortali è stato M., 17 anni: avrebbe ammesso di essere stato lui a premere il grilletto e di avere lanciato l’arma in mare scagionando così il fratello che invece aveva sempre sostenuto di essere stato in possesso di una pistola a salve comprata tramite Telegram.
Secondo la versione di G. la scacciacani, di cui però non c’è traccia, sarebbe stata invece gettata in un cestino dei rifiuti nei pressi del locale dove è avvenuta la sparatoria. La prova della responsabilità del diciassettenne sarebbe contenuta in un audio, estrapolato da un video, in cui si sentirebbe nitidamente quanto è accaduto quella tragica notte. «No, no, che fai?» e i due colpi di pistola, immediatamente successivi e perfettamente udibili, sarebbero la prova che è stato M. a fare fuoco contro il rivale. Perché chi chiedeva «che fai?» aveva pure pronunciato il nome del giovane, che non facciamo perché appunto minorenne