L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla guerra di rifiuti a Palermo.
Contro la creazione di discariche abusive l’amministratore unico della Rap invoca l’aiuto di guardie giurate pagate dalla stessa azienda di igiene ambientale. Secondo lui, alla lunga, sarebbe conveniente visto che la migrazione dei rifiuti dai paesi vicini, ad esempio, costa qualcosa fra 4 e 5 milioni di euro all’anno.
Il fenomeno che inguaia la città, purtroppo, è fatto sicuramente di una quota di inefficienza della Rap e di una sostanziosa quota di inciviltà: abbandono di rifiuti fuori orario, abbandono lontano dai cassonetti, deposito sui marciapiedi di ingombranti e spazzatura pericolosa. A testimonianza di questi elementi c’è l’attività della polizia municipale che, nel corso dell’anno, ha concretizzato denunce e multe che raccontano molto – purtroppo – di quanta strada da fare ci sia per raggiungere un livello di civiltà da città diventata punto di riferimento del turismo internazionale. In otto mesi gli uomini agli ordini del comandante Vincenzo Messina hanno presentato 272 denunce in Procura per notizie di reato di traffico illecito di rifiuti, grazie anche all’ausilio delle telecamere fisse e mobili utilizzate.