L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla nuova allerta maltempo nelle prossime ore sulla Sicilia e in particolare su Palermo.
Bisognerà attendere per vedere la strada sgombera da fango e montagne di terriccio rimasto a Partanna, sempre che l’uragano di passaggio sul cielo palermitano non ne mandi già dalla montagna altri carichi. I cumuli di rifiuti speciali depositati dalla furia della pioggia della scorsa settimana soprattutto nelle via Grotte e in via del Semaforo rimangono accatastati ai margini fino ad almeno mercoledì prossimo.
La Rap sta accelerando per avere gli esami del laboratorio che stabiliranno di che tipo di rifiuti si tratta e quindi dove e come poterli smaltire. Ogni materiale, come per esempio le alghe, la spazzatura che è stata incendiata o in presenza di eternit, è contraddistinto da un codice Ceer che lo caratterizza e che stabilisce se possono essere accolti nella discarica di Bellolampo o se si devono portare in altre piattaforme per il trattamento.
Complicazioni tecniche imposte dalla legge che però non fanno stare sereni i residenti della borgata marinara e delle villette costruite ai piedi di monte Gallo, che hanno ancora nella memoria i terribili momenti passati con l’acqua entrata in saloni e cucine e la difficoltà a trovare una via di fuga nella strada trasformata in torrente.