Gds: “Palermo, movida sul mare fino all’Alba: è rivolta. Sotto accusa l’allungamento dell’orario nei locali da Romagnolo e Sferracavallo”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle polemiche dopo il nuovo regolamento della movida estiva.
È ancora in gestazione, il Comune spera di partorirlo nel tempo stabilito che è la tarda primavera. Eppure il regolamento che allunga gli orari della Movida sulla costa fino alle 3.30 rischia di non vedere la luce. Mentre l’amministrazione attende l’appuntamento in Prefettura per limare la bozza e mandarla finalmente in Consiglio, arriva la diffida dell’associazione CID, che si occupa di diritti dei consumatori guidata da Lucio
Savagnone e del comitato Valorizziamo l’Addaura del presidente Pietro Massimo Busetta.
I residenti hanno affidato la battaglia per il mantenimento della «quiete» allo studio legale di Alessandro Palmigiano, che li assiste assieme al collega Marco Cassata. La lettera di fuoco è stata inviata al sindaco, al questore ed al prefetto stesso e ribadisce di non cambiare le regole finora vigenti in materia di musica e divertimento: un limite fissato all’1 di notte peri mesi estivi (1 giugno/30 settembre). Sotto accusa è finito proprio l’allungamento dell’orario fino all’alba nei lidi e nei circoli da Romagnolo a Sferracavallo per serate danzanti e musicali.
«La situazione è veramente inaccettabile – dice Palmigiano – I suoni rimbombano nella conca, non si può stare con le finestre chiuse in piena estate. Siamo pronti a presentare ricorso al Tar». L’irrisorio limite dei 100 metri di distanza, la totale assenza di ulteriori presidi e misure volte a minimizzare l’impatto della diffusione acustica, non garantirebbe il necessario equilibrio tra gli interessi contrapposti, con un conseguente – gravissimo e inaccettabile – danno per chi ci abita.