Gds: “Palermo. Montagne di rifiuti divorate dai roghi”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza rifiuti a Palermo.
Ancora una una notte di roghi e lavoro per le squadre dei vigili del fuoco. La città sembra ripiombare nuovamente nell’emergenza rifiuti e i quartieri periferici da giorni, non serviti dagli operatori della Rap, decidono di dedicarsi nuovamente alla soluzione fai-da-te. Diverse le squadre dei pompieri che hanno illuminato con le sirene lo Zen (per il terzo giorno di fila) e Bonagia. In totale sono stati quattro i roghi appiccati: un primo intervento si è reso necessario in via Fausto Coppi intorno alle 23, dove la prima delle discariche a cielo aperto è stata trasformata in cenere. Neanche il tempo di completare l’intervento, che si è resa necessaria una seconda operazione, intorno all’una e mezza, nella stessa strada a poche centinaia di metri dal primo falò di rifiuti.
Contestualmente, altre squadre sono state impegnate in via San Filippo, in zona via dell’Orsa Minore, alle 3,30 e in via Spagna alle 6 del mattino. Da giorni il fenomeno è tornato a dilagare, restituendo con precisione l’insofferenza dei residenti abbandonati nell’immondizia. «Non si vedono operatori da almeno quattro giorni – ha raccontato un abitante della zona di Bonagia – siamo sommersi dagli abbandoni e dai rifiuti ordinari. Non si può pretendere che la gente tenga in casa la spazzatura». Tante le discariche a cielo aperto rimaste, per il momento, illese e risparmiate dalle fiamme. A partire proprio da via Santo Filippo, dove i cassonetti sono ormai sommersi da ogni tipo di rifiuto: le postazioni annaspano tra sacchi, pezzi di mobilio e cadaveri di quelli che un tempo furono elettrodomestici.
Scene che si susseguono in lungo e in largo per il territorio e per la Rap è necessario l’intervento con bobcat e pale meccaniche. Ieri mattina, per il quartiere è stato un continuo via vai di camion e maestranze dell’azienda di piazzetta Cairoli, impegnati a rimuovere più cumuli possibili. La raccolta però procede a singhiozzo e i residenti dei quartiere decidono di dare fuoco alle discariche a cielo aperto per eliminare la massa di spazzatura che con il caldo provoca cattivi odori, giocando il ruolo di attrattore per topi e scarafaggi. E la situazione non migliora se ci si sposta negli altri quartieri. Le distese di immondizia si affacciano anche tra le strade di Borgo Nuovo, dove il presidente della quinta circoscrizione Andrea Aiello tuona: «È sotto gli occhi di tutti – attacca – che l’emergenza a fasi al terne si sia ormai evoluta: l’emergenza Rap è quotidiana e i cittadini annegano tra rifiuti e abbandoni».